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Il gioco di Alice

potrebbe essere....???

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  1. .Reda.
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    Il gioco di Alice



    alice



    Le Rozen Maiden sono una collezione di sette bambole create da un artigiano di nome Rozen, al quale le bambole si riferiscono usando "Padre". L'energia principale delle Rozen Maiden è un essere umano, il proprio "Medium", anche se sono presenti bambole che agiscono senza di esso.
    L'obbiettivo principale delle Rozen Maiden è quello di vincere il "Gioco di Alice", una competizione mortale che permette alla vincitrice di incontrare il Padre e di diventare "Alice", una bambola di grande bellezza e purezza.
    Il Gioco consiste in vari duelli durante i quali le bambole utilizzano i loro spiriti guardiani e le loro capacità sovrannaturali, oltre che trarre energia dal loro medium. La bambola che perde la battaglia perde la sua "Rosa Mystica", la propria essenza vitale, che viene assorbita dalla vincitrice. La Rozen Maiden che riesce a conquistare tutte le Rose diventa Alice.
    Shinku, quinta bambola della collezione ed anche uno dei personaggi principali della serie, si differenzia dalle altre Rozen Maiden in quanto perchè anche se non si rifiuta di combattere non accetta l'idea di dover sottrarre la vita alle sue sorelle e quindi si rifiuta di prendere la loro Rosa Mystica.
    Una bambola che ha perso la sua Rosa Mystica, unica sua fonte d'energia tramite il collegamento con il medium, non può più diventare Alice.

    Però la cosa è molto enigmatica in sè. Il gioco di Alice cosa è davvero??? E cosa sarà Alice?? Rozen chi è davvero?? Per spiegarlo vi riporto delle osservaizoni interessanti che condivido pienamente:

    Nel volume 2 del manga viene rivelato che le Rozen Maiden possiedono ognuna, uno dei sette frammenti di un'unica Roza Mystica. Riunire quei frammenti è il fine del Gioco di Alice. Mediante quello si può ottenere la perfezione, cioè diventare Alice. Resta solo da vedere che significhi in realtà, cioè se probabilmente voglia dire che la bambola vincitrice, come una sorta di Pinocchio possa diventare una ragazza vera o che altro.

    Rozen sembra uno scenziato, un alchimista, qualcuno che da dietro un sipario tira i fili del Gioco di Alice ed osserva.
    Nel volume 5 del manga viene suggerito che Rozen sia il Conte di Saint Germain. Una figura enigmatica, probailmente un alchimista, o un grande ciarlatano, che si dice abbia scoperto l'elisir di lunga vita e calchi ancora le scene del mondo ancora oggi. Pensate che alcune dottrine filosofiche si attribuiscono a lui. Ad esempio la Teosofia, una dottrina che, mediante lo studio del divino, permette di manipolare i fenomeni naturali, e si prefige l'elevamento dell'essere umano verso la perfezione (Alice?).
    E' un interessante misto di religione, alchimia e scienza mistica.
    Un altro indizio è il Demone di Laplace. Nel racconto, egli è l'arbitro e controllore del gioco di Alice. Lui e non Rozen entra in contatto con le bambole o con Jun. Il Demone ha pieno controllo sul mondo dei sogni e può aprirne le porte a piacere. Il nome deriva dal Matematico Pierre Simon Laplace, quello della famosa trasformata ^^. Laplace era un determinista puro, cioè credeva che la scienza fosse esatta. Data una descrizione infinitamente accurata della realtà, è possibile, tamite le leggi della meccanica classica, con un infinito sforzo computazionale, ricalcolare il passato o prevedere il futuro. Il Demone di Laplace è un automa con questa capacità, se volete è colui che è in grado di calcolare il destino, che conosce il tutto nel senso assoluto del termine. Non a caso quindi è il candidato perfetto nel presiedere al gioco del destino delle Rozen maiden.
    Nel manga appare ispirato chiaramente al Bianconiglio di Lewis Caroll, anche egli un altro matematico oltre che scrittore. Rozen Maiden attinge a larghe mani dall'immaginario di Alice nel Paese delle Meraviglie. L'N-field, o Mondo dei Sogni è la versione moderna del Paese delle Meraviglie, un mondo dove le leggi fisiche cadono, e restano infinite possibilità. Lo stesso parlare er enigmi e scelte del Demone di Laplace ne è la prova. Nel mondo dei sogni è possibile superare e sconfiggere il proprio destino, o cadere senza mai più riprendersi. Il tutto sta a scegliere la porta, la possibilità giusta.
    Visto tutto ciò, il Gioco di Alice non vi pare ancora di più il setup di un esperimento di scienza mistica? Il mondo dei sogni ne è lo stage, le Rozen Maiden le cavie, Laplace è il controllore e Rozen l'osservatore.
    Se mai puoi dirmi che "Incontrare il padre" significhi morire nel senso Cristiano del termine. Il gioco di Alice diventa quindi un gioco nel quale si anela la Morte per trascendere se stessi verso un ideale supremo di perfezione. Che tradotto significa: "La perfezione non appartiene a questo mondo".
    Laplace è un arbitro, eccentrico, se vuoi, ma quello è e nulla più.
    Ma distogliamo lo sguardo per un attimo dal Gioco di Alice. Le bambole, cioè i maggiori attori come vivono il loro destino? Se noti il 90% del tempo viene trascorso in semplice vita quotidiana. Sono alla fine della seconda serie animata ci si interroga davvero sul vero significato del Gioco di Alice, in occasione del (falso) gran finale. E sui corpi delle Rozen Maiden uccise da Barasuishou, Jun si interroga e si dispera. A cosa serve il Gioco? A cosa serve tutta quella morte? La risposta sta nella vita, quindi nello svolgimento più che nella conclusione del Gioco. Perchè, per le Rozen Maiden giocare significa vivere. Non a caso sono bambole, artefatti nati per gioco. Quindi le vicende personali delle Rozen Maiden sono effettivamente importantissimi. Forse molto più della temuta fine del gioco, proprio perchè la fine del gioco significa la morte.
    Questo discorso, a mio avviso personale ovviamente, non trova fondamento. Alla fine della serie Rozen fa presente che "ci sono altri modi per diventare Alice". Non è necessario immolarsi per lui, nè trovare la morte. La morte che le bambole trovano deriva metaforicamente dalla stupidità umana, dai sentimenti di odio, passione, amore, vendetta, amicizia. Tanti sentimenti contrastanti (vedi per esempio Suiseiseki nei confronti della gemella, o il rapporto di odioamore tra Shinku e Suigintou) che, scontrandosi tra loro, non fanno altro che distogliere lo sguardo dalle diverse possibilità che gli uomini hanno per poter convivere in pace ed armonia seppur con religioni diverse diverse ambizioni spirituali.
    Qual'è il significato del gioco di Alice? può benissimo essere l'anelare alla perfezione, o meglio ancora, avvicinarsi a Dio, e la morte di Hina e Souseiseki credo non siano altro che dei moniti all'umanità, che notoriamente non si ferma davanti a nulla fin quando non iniziano ad affiorare vittime.
    Io credo che le parole di Rozen "ci sono altri modi" equivalgano ad un "le vie del Signore sono infinite" in senso stretto.
    Oltre a rivelare che ci sono altre strade oltre alla folle guerra, Rozen dice a Shinku di trovare il rimedio anche per quanto riguarda Souseiseki e Hinaichigo. Inoltre avete visto che Jun è in grado di riparare le bambole ed i pupazzi. Non so voi, ma non escluderei a priori una resurrezione, grazie all'opera di Shinku e Jun, delle due bambole morte.


    Suijin Tou e Shinku sono due entità opposte allo specchio, che non si comprendono e si odiano. Almeno all'inizio. Ma le autrici, diabolicamente, hanno reso questa situazione dinamica. Mediante l'accoppiamento di Shinku ad un umano imperfetto, e legando Suijun Tou ad una persona, con le sue stesse, duali menomazioni, hanno messo in moto un cambiamento nella psicologia delle due Maiden. Shinku imparerà a capire l'imperfezione, mentre Suijin Tou, empaticamente aprirà il suo cuore come mai avrebbe fatto prima.
    L'evoluzione nel carattere dei personaggi è quanto di meglio si possa chiedere ad un racconto. Troppo facile fare dei personaggi statici, che non cambiano mai, e quanto difficile è invece creare dei personaggi vivi e cangianti come quelli di Rozen Maiden, senza che sfuggano di mano in maniera imprevedibile.

    Ancora, la storia delle gemelle. Al contrario di Shinku e Suijin Tou che sono diverse come il giorno e la notte, le gemelle partono come facce opposte della stessa medaglia. Il loro stesso design è uno l'opposto dell'altra, come se si vedessero allo specchio. Le gemelle sono complementari, il carattere di una si fonde in quello dell'altra, così come i loro poteri. Una è inutile senza il potere dell'altra. Esseri destinati ad essere uniti per sempre, quindi. Ma in Rozen Maiden anche la superficie degli specchi si increspa ed allora la naturale armonia dei gemelli non può restare imperturbata. Il Gioco di Alice, cioè la spinta distruttiva verso la "perfezione", riguarda anche loro due. Come si pone un imperativo categorico in relazione alla coppia di gemelli? Può una uccidere l'altra, distruggendo nel frattempo se stessa? Azione e reazione. Le due facce opposte dello specchio rispondono effettivamente in maniera opposta. Una, ponendo il bene della coppia sopra ogni altra cosa, rifiuta l'imperativo, l'altra, al contrario, ponendo l'imperativo del Gioco sopra a tutto, desidera lo scontro. Ma è tutta una farsa, perchè il gioco di Alice nel cuore di Souseiseki è più una scusa per separarsi dalla gemella, in una spinta verso l'autodeterminazione di se stessa! Nell'anime e nel manga sebbene Souseiseki appaia come la parte positiva della coppia, quella giusta e protettiva, in realtà è scossa da un profondo amore ed odio verso la sorella ed il suo amore incondizionato e soffocante. Suiseiseki, dal canto suo, appare perfida, maligna, codarda, ma è una facciata che nasconde il suo vero io, dolce, leale e forte. Solo il catalizzatore di Jun farà emergere il suo lato positivo.

    le persone hanno bisogno degli altri per raggiungere la perfezione? questo spiegherebbe anche perche' jun viene descritto come un hikikomori: anch'egli non si accorge che ha bisogno degli altri per "completarsi".
    forse la soluzione del gioco e' che la completezza non si acquista eliminando tutte le altre "parti", quella e' l'unicita', che e' differente: diventa perfezione dal momento che non esiste nessun altro a cui compararsi.
    cio' farebbe chiudere diversi discorsi: innanzitutto le care bamboline non si devono eliminare, secondariamente capire cio' "guarirebbe" anche jun e suigin tou, e spiegherebbe anche perche' le bambole di rozen sono diverse dalle altre: le bambole di rozen sono effettivamente parti di un uno, mentre le altre non fanno parte del "tutto":Barasuishou prende sei parti di mystica, ma non riesce a trattenerle perche' non fa parte di questo"uno". cio' spiega anche la "incompletezza" di suigin tou: suigin tou e' incompleta.. esattamente come tutte le altre bambole; come se percepisse la sua incompletezza anche sul piano fisico.Kirakishou (la settima) manca totalmente del corpo fisico.shinku crede di non potere diventare piu' alice dopo avere perso un braccio, cosa che pero' non e' avvalorata dal resto della storia: vedi suigin tou. rozen dice che suigintou ha tutto il diritto giocare all'alice game, anche se e' incompleta. bisognerebbe ragionare meglio sulla storia di suigin tou, cosa che non posso fare perche' ho visto la serie parecchio tempo fa.. sono sicuro che potrebbero venire fuori altre analogie che avvalorerebbero quanto detto.
    in effetti c'e' un contrasto fortissimo tra la personalita' "presunta" di rozen e il gioco alice.
    rozen sembra una persona compassionevole (vedi "il completamento" di suigin tou) mentre l'alice game va contro questa idea. ma un creatore non distrugge o spinge a distruggersi le sue creature, e il punto focale e' qui secondo me.

    suigintou odia le altre bambole, ma prova affetto per megu, in un certo senso sopperisce alla propria incompletezza con la incompletezza di megu(che ricordo, anch'essa si sente incompleta come essere umano) inoltre vuole usare le parti di rosa mystica per guarire megu, cioe' pensa agli altri; jun e suisei seki fanno di tutto per far capire alle altre che l'alice game e' senza senso perche' costringe a fare del male a persone per cui si prova affetto. ogni bambola ha bisogno di un medium, quindi e' ulteriormente "non indipendente" come entita'. l'unione delle bambole porta anche all'unione dei medium (nel senso di farli incontrare e condividere delle esperienze, vedi micchan, jun e "il servizio fotografico") , che guarda caso sono anch'essi delle persone perlopiu' asociali e SOLE, INCOMPLETE: megu e' costretta in ospedale e lasciata sola per la maggior parte del tempo, jun e' un hikikomori, tomoe e' una tsundere, motoharu ha perso il figlio (lasciando un vuoto che viene colmato proprio da suosei seki), micchan e' una eccentrica di cui non si fa cenno a possibili amicizie/compagni di lavoro, veste da office lady (desiderio di appartenenza?) ma pare che sia una fotografa professionista..
    inoltre rozen ha detto a shinku che esiste un altro modo per finire l'alice game, a parte l'eliminazione di tutte le altre bambole..
    secondo me e' abbastanza chiaro dove si voglia andare a parare: in questo senso, le bambole diventeranno perfette senza massacrarsi quanto _tutte_ comprenderanno che si puo' essere perfette come "famiglia" come "gruppo", una volta capito che rozen le ama tutte alla stessa maniera: in una situazione simile, come potrebbe rozen spostare tutto il suo affetto su uan sola bambola? potrebbe succedere solo se tutte le altre cessassero di esistere, come un genitore riversa il suo amore sul figlio sopravvissuto. questo porta alle due soluzioni dell'alice game: quella sopravvissuta e' l'unica figlia sopravvissuta, e quindi e' l'unicita' che la rende perfetta. altrimenti il gruppo sopravvive in quanto tale, ed e' amato in quanto tale, perfetto in quanto tale, dato che ogni "parte" sopperisce alle mancanze delle altre e le completa. se le bambole continuano a lottare non c'e' soluzione al gioco, perche' il conflitto di per se stesso e' il sintomo di una scissione tra parti in cui una parte vuole dominare e _non_ convivere, quindi non c'e' nessun completamento reciproco.

    Secondo me
    Puritroppo ci sono molte cose ancora da dire, tante e non ci basterebbe un topic, ma io condivido quanto ho riportato sopra. HO letto molto e sono arrivata alla conclusione che il gioco di Alice non è la ricerca della perfezione di UNA sola bambola, am una ricerca interiore di coloro che fanno parte del gioco, delle bambole e dei medium. Se vedere overture notate che le bambole hanno abbandonato i prori medium e Laplace le richiama dicendo che nessuna può continuare. A giocare o a capire il senso della vita, dell'essere vivi ect..??? Potrà la continuazione dell'opera porre fine agli interrogativi???Inoltre mi viene da pensare anche ad un'latra cosa, gli alchimisti (di cui forse Rozen fa parte) studiavano oltre la realizzazione della pietra filosofale, anche la possibilità di animare oggetti senza vita e manipolare le anime altrui per inserirle artefatti umanoidi o no. Se fosse così, la roza mystica originaria divisa in 7 pezzi non è fors eun'anima? DI qualcuno, come Alice??? Se la roza mystica fosse l'anima di qualcuno chiamato Alice o ribattezzato così da Rozen per il gioco? Per poter avere una creatura simile alla probabile fanciulla dell'anima???

    Edited by .Reda. - 21/10/2013, 21:29
     
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