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pulizia e restauro ceramica per bambole

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  1. .Reda.
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    Restauro ceramica

    Incollaggio

    Il procedimento è come quello descritto per la porcellana ma con una grossa differenza, la colla.

    La ceramica, per la sua componente porosa, può essere incollata con una colla vinilica tipo bison o vinavil, richiede tempi più lunghi di tiraggio e asciugatura ma ha il potere, alla lunga, di deteriorarsi meno rispetto ad altre colle le quali innescano processi di ossidazione e di degenerazione causati dai loro stessi componenti chimici e dagli effetti atmosferici circostanti.

    Le parti da incollare dovranno essere esenti da polvere e dovranno ricevere appena un velo omogeneo di colla da ambo le parti, venire posizionate ed ancorate con nastro di carta da carrozziere o con degli elastici.

    Importante è avere vicino a se una spugnetta inumidita in acqua tiepida per poter immediatamente pulire l’eventuale eccesso di colla fuoriuscita dalla pressione dei pezzi.

    La colla vinilica ha anche il potere di essere discretamente reversibile nei primi momenti dell’incollaggio
    Stuccatura

    Le piccole mancanze delle schegge e di piccole parti possono essere integrate con delle stuccature, le quali possono essere effettuate con del normale gesso scagliola o gesso di Bologna, della pasta da marmista o dello stucco odontoiatrico. Il gesso ha il grande pregio di poter essere reperito ovunque e a basso costo, di essere facilmente reversibile e lavorabile oltre ad avere una certa predisposizione per essere patinato con l’aggiunta di terre naturali o tempere all’acqua nel caso l’oggetto da riparare fosse di un colore diverso dal bianco.

    Durante la stuccatura con gesso si dovrà ben stemperarlo ed abbondare leggermente perché essiccando perderà di volume , successivamente andrà levigato con un pezzettino di carta vetro finissima.

    Se le parti saranno sporgenti o ai margini e quindi sottoposte ad eventuali sollecitazioni si potrà aggiungere un pochino di colla vinilica in poca acqua che aggiungeremo successivamente al gesso.

    Ritocco

    Il ritocco pittorico finale potrà essere eseguito con colori a tempera addizionati a colla vinilica o con smalto sintetico utilizzando le scale colori presenti nei negozi di modellismo, con un piccolo pennellino a setole morbide e lavorando in condizioni di luce naturale, è consigliabile fare delle piccole prove in parti nascoste dell’oggetto o su parti di ceramica o porcellana di recupero per meglio ottenere la tonalità che più si avvicinerà al manufatto.

    L’operazione terminale, se necessaria, sarà quella di stendere un sottilissimo strato di trasparente, opaco o lucido, per impermeabilizzare e proteggere la parte ricostruita oltre che per patinarla in modo omogeneo e favorirne l’integrazione estetica, alcuni restauratori, in alternativa allo smalto o agli spray trasparenti, utilizzano della cera d’api strofinata delicatamente con un panno di lana.




    Restauro porcellana

    Il procedimento è come quello descritto per la ceramica ma con una grossa differenza, la colla.

    Incollaggio

    La porcellana essendo di natura meno porosa e al quanto poco propensa all’assorbimento del collante necessita di colle diverse da quelle viniliche, in questo caso si possono utilizzare delle colle epossidiche bicomponenti.

    A mio giudizio è meglio non utilizzare colle acriliche o alla loctite, che oltre ad essere tossiche hanno un alto potere adesivo immediato ma che con il passare del tempo vanno deteriorandosi cristallizzando, perdendo il proprio potere collante e inoltre virando di colore.

    Le stuccature

    Le piccole mancanze delle schegge e di piccole parti possono essere integrate con delle stuccature, le quali possono essere effettuate con del normale gesso scagliola o gesso di Bologna, della pasta da marmista o dello stucco odontoiatrico. Il gesso ha il grande pregio di poter essere reperito ovunque e a basso costo, di essere facilmente reversibile e lavorabile oltre ad avere una certa predisposizione per essere patinato con l’aggiunta di terre naturali o tempere all’acqua nel caso l’oggetto da riparare fosse di un colore diverso dal bianco.

    Durante la stuccatura con gesso si dovrà ben stemperarlo ed abbondare leggermente perché essiccando perderà di volume , successivamente andrà levigato con un pezzettino di carta vetro finissima.

    Se le parti saranno sporgenti o ai margini e quindi sottoposte ad eventuali sollecitazioni si potrà aggiungere un pochino di colla vinilica in poca acqua che aggiungeremo successivamente al gesso.

    I ritocchi

    Il ritocco pittorico finale potrà essere eseguito con colori a tempera addizionati a colla vinilica o con smalto sintetico utilizzando le scale colori presenti nei negozi di modellismo, con un piccolo pennellino a setole morbide e lavorando in condizioni di luce naturale, è consigliabile fare delle piccole prove in parti nascoste dell’oggetto o su parti di ceramica o porcellana di recupero per meglio ottenere la tonalità che più si avvicinerà al manufatto.

    L’operazione terminale, se necessaria, sarà quella di stendere un sottilissimo strato di trasparente, opaco o lucido, per impermeabilizzare e proteggere la parte ricostruita oltre che per patinarla in modo omogeneo e favorirne l’integrazione estetica, alcuni restauratori, in alternativa allo smalto o agli spray trasparenti, utilizzano della cera d’api strofinata delicatamente con un panno di lana.





    Pulizia ceramica e porcellana

    Pulizia

    La pulizia della ceramica si effettua per immersione in acqua tiepida e sapone neutro, dopo averla lasciata per immersione per circa trenta minuti si provvede con pennello a pulire delicatamente gli interstizi dove la polvere si è depositata in maniera più copiosa. Si risciacqua sempre con acqua tiepida e si lascia asciugare all’ombra in corrente d’aria naturale.

    Macchie e filature

    Per la pulizia e lo sbiancamento delle macchie o filature presenti sulla ceramica viene utilizzata una soluzione di acqua e candeggina nel rapporto di 250 ml. di candeggina per un litro d’acqua ( con un rapporto di 4 a 1). Si immerge completamente l’oggetto il quale va tenuto attentamente sotto controllo dato che la candeggina potrebbe aggredire irrimediabilmente lo smalto. Il rapporto della candeggina potrebbe aumentare sino ad 1 a 1 se le macchie non dovessero schiarirsi , prestando ancor più attenzione ed accorciando i tempi d’immersione.

    La dove fossero presenti decorazione se ne sconsiglia l’utilizzo, in questo caso è più indicato tamponare, magari utilizzando un pennello molto sottile, a più riprese la sola zona della macchia, controllandone ogni volta l’effetto dopo aver sciacquato ed asciugato bene. Attenzione però, questo tipo di trattamento, se effettuato in modo inopportuno, potrebbe schiarire la macchia in modo ancor più evidente della macchia stessa, la quale è parte integrante dell’oggetto antico.

    per info su colaggio e stampi https://shinku.forumcommunity.net/?t=55153006 e per le basi per creare bambole https://shinku.forumcommunity.net/?t=55152818

    Edited by .Reda. - 11/9/2013, 15:31
     
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